Zeman punta su Del Sole, il baby: "Voglio dimostrare al mister che non sbaglia"
"Ma non voglio paragoni con Insigne, farò di tutto per ritagliarmi uno spazio nel prossimo organico"
Mister Zeman lo ha detto in tempi non sospetti: per la prossima stagione Del Sole è un elemento sul quale puntare. Le sirene del mercato cantano all'indirizzo del gioiellino partenopeo di stanza a Pescara da anni (Juve, Milan e Napoli, ad esempio), ma ZZ vorrebbe forgiare questo diamante grezzo in prima persona.
In Primavera ha incantato, collocandosi al secondo posto nella classifica cannonieri del giorne nel quale era inserito il Pescara di Ruscitti (a proposito: è ormai certo l'avvicendamento con Epifani, leggi qui). Nell’ultima stagione ha segnato 15 volte, 14 in campionato e una in Coppa Italia. Numeri e colpi che Zeman ha notato, tanto da inserire il suo nome nella lista dei convocati per Rivisondoli.
Da Barra, quartiere di Napoli, a Pescara il tragitto può essere lunghissimo. Ma Del Sole lo ha compiuto con grande naturalezza, cullando il sogno di imporsi nel calcio che conta. Oddo lo stimava, Zeman ne è forse stregato: sarà l'anno buono questo? Forse si, mercato permettendo...
Nando Del Sole sarà una delle novità del prossimo ritiro, anche se già l'anno scorso fu con i grandi in quel di Palena. Dalla Primavera alla prima squadra, questa volta per restarci e non per fare la comparsa, insomma. A 19 anni è diventato un esterno d’attacco con il gol nel sangue dopo anni di duo lavoro nella cantera, con gli Allievi di Iervese prima e poi in Primavera con Ruscitti. Adesso è il prototipo dell’attaccante moderno, ideale per il 4-3-3 zemaniano: esterno a destra, con piede mancino, con la porta nel mirino.
“Sono prontissimo – dice Del Sole dalla sua Napoli, in cui vive con i genitori, i due fratelli e due sorelle, a Il Messaggero ed. Abruzzo – e spero di far parte del progetto dell’allenatore. Voglio dimostrare a Zeman che gli sono grato per le belle parole spese su di me in questi mesi. Preparazione dura? Lo so, me lo dicono tutti. Ma io e i miei compagni ci faremo trovare pronti. Nei prossimi giorni ricomincerò a correre e allenarmi per arrivare in forma al primo giorno di ritiro”. .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } } “Dopo aver finito, dissi a mio fratello Marco: “Voglio giocare qui”. Con Pescara è stato amore a prima vista”. iniziato a cinque anni nella scuola calcio Centro Est, proprio a Barra, per poi mettersi in luce in una serie infinita di provini, all’età di 14 anni. Uno di questi era per il Pescara, al campo San Marco.
Amore che si è esteso anche alla sfera sentimentale, visto che il giovane attaccante oggi è anche fidanzato con una ragazza pescarese. Arrivato per diventare un rifinitore alle spalle delle punte, nel tempo si è specializzato: “Da piccolo giocavo trequartista, è vero, ma poi ho fatto anche la mezzala e, negli ultimi due anni, ho giocato esterno d’attacco. E’ il mio vero ruolo? Penso di sì, ma non so ancora se lo è davvero. Voglio imparare e affidarmi a Zeman per crescere e capire bene in quale zona del campo potrò diventare decisivo. Io come Insigne? Non mi piacciono i paragoni. Sono tifoso del Napoli, ma non cerco di studiare e imitare gli altri. Voglio pensare solo a me stesso e cercare di mettere in difficoltà l’allenatore al momento di fare le scelte. Ricordo che cinque anni fa vedevo in tv il Pescara di Zeman in serie B e restavo a bocca aperta: una squadra che faceva impazzire il pubblico in tutta Italia. Essere io protagonista? Sarebbe un sogno, ma finché non lo avrò realizzato, non ci penserò e resterò con i piedi per terra”.
Come ha fatto in queste settimane, quando ha aspettato la chiamata di Zeman per debuttare in A, che alla fine non è arrivata. Durante la stagione, però, ha seguito e studiato il grande calcio da vicino: “Ho chiesto la maglia a Saponara, giocatore che mi piace molto. Anche se impazzisco per Bernardeschi e, all’estero, per Di Maria”. Prima delle fatiche agli ordini di Zeman, però, un breve viaggio a Barcellona per chiudere le vacanze: “Compro una maglia di Messi e la tengo nel cassetto, magari porta bene…”.
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